L’alberatura di un sito web va impostata seguendo un principio gerarchico.
A partire dalla home page, la pagina più importante, l’utente deve poter raggiungere le sezioni interne con facilità.
Ma vale anche l’opposto: quale che sia la pagina di ingresso dell’utente, da lì deve poter raggiungere ogni contenuto rilevante, e poter fare quello che vogliamo che faccia, senza alcuna difficoltà.
La distanza verso l’azione prefissata, che vogliamo che egli compia, ad esempio andare sulla pagina dei contatti e compilare un modulo, deve essere la stessa da qualsiasi punto.
Perché l’alberatura del sito è importante
Una struttura di navigazione corretta consente di organizzare al meglio le informazioni da dare all’utente, non lasciandolo in balia di vicoli ciechi e labirinti dai quali è impossibile uscire se non cliccando sul tasto “back” (indietro) del browser.
È poi importante per i motori di ricerca, e quindi in ambito SEO, perché l’organizzazione che diamo ai contenuti si riflette sulla capacità di scansione e indicizzazione di motori di ricerca come Google.
Il miglior compromesso tra benefici per l’utente e indicazioni per i motori di ricerca è quello rappresentato da un’architettura del sito gerarchica, o a SILOS, cioè a compartimenti.
Nella struttura gerarchica le informazioni vengono disposte in un ordine che va dallo generico allo specifico, entrando sempre più nel dettaglio, attraverso un sistema di categorie e percorsi interni, spesso contrassegnati dalle cosiddette “briciole di pane” (breadcrumb).
La struttura gerarchica o a silos
La struttura gerarchica o a silos è quella che va bene per la quasi totalità dei siti. L’unica eccezione possono essere i siti aziendali vetrina, composti da un numero limitato di pagine, che si reggono su un unico menu di navigazione che non entra in profondità.
La home page è sempre la pagina principale, ma collegate ad essa ci sono le altre pagine tipiche di un sito di presentazione, che possono essere collegate con il semplice menu principale.
L’alberatura è lineare ed essenziale in questo caso.
- Home Page
- Chi Siamo
- Cosa Facciamo
- Sede
- Contatti
Nel caso di siti più complessi, come grandi siti aziendali, blog, e-commerce, grandi portali, è fondamentale impiegare una struttura a silos o categorie, per consentire all’utente di spostarsi tra le varie aree del sito.

In questo caso, le pagine della sezione principale sono ancorate al menu di navigazione principale, mentre le sottosezioni sono ancorate a ciascuna delle sezioni superiori, secondo un criterio di dipendenza gerarchica che deve avere un fondamento logico.
Cioè per l’utente deve essere naturale che la sottosezione si trovi al di sotto di una specifica sezione.
Tanto che l’utente “deve” aspettarsi quella sottosezione specifica, perché è nella natura del sito e dell’argomento di cui tratta lo stesso.
Un aspetto da considerare è che anche Google si aspetta una certa completezza sull’argomento. Motivo per cui la struttura gerarchica va pensata avendo in mano un piano editoriale e un’idea di come collegare i contenuti tra di loro.
Questo tipo di alberatura gerarchica è semplice da implementare e si può usare per tante tipologie di siti web.
Nell’e-commerce la sezione diventa la categoria del prodotto, mentre la sottosezione è la scheda prodotto.
Nel caso di uno studio professionale, le sottosezioni possono essere dei servizi in dettaglio di servizi più ampi. Ad esempio, nel caso di uno studio dentistico, la sezione estetica dentale può prevedere due sottosezioni come “implantologia” e “faccette dentali”.
Se parliamo di un blog la sezione è una categoria di un argomento, la sottosezione può essere l’articolo appartenente alla categoria, che va in dettaglio.
L’alberatura di fatto corrisponde a una mappa del sito (sitemap) disposta secondo un principio logico di priorità degli argomenti. Una guida per l’utente e per i motori di ricerca.
Una buona alberatura di fatto consenta una migliore ottimizzazione del sito.
Far corrispondere l’alberatura all’intento dell’utente
L’alberatura deve semplificare la navigazione, ma anche consentire all’utente di svolgere azioni più complesse come:
- Cercare informazioni sul proprietario del sito.
- Contattare il proprietario.
- Nel caso di un e-commerce fare un acquisto e proseguire la navigazione.
- Spostarsi tra i prodotti con relativa facilità.
- Visitare più pagine di un blog passando da un articolo all’altro senza problemi.
L’utente è libero di muoversi sul sito, ma non deve perdersi.
Ma c’è di più: la struttura del sito deve in qualche modo consentire all’utente di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, affinché compia l’azione da noi desiderata.
Deve cioè ritrovarsi – in qualunque momento – all’interno di un percorso di conversione o funnel (di vendita o acquisizione contatto).
Il sito web, infatti, dovrebbe avere uno scopo esattamente come lo ha l’utente che ci arriva.
- Un e-commerce ha lo scopo di vendere determinati prodotti.
- Un sito aziendale vetrina vuole rappresentare l’azienda.
- Un sito aziendale ottimizzato vuole acquisire nuovi clienti o interessare a fornitori.
- Lo studio professionale cerca appuntamenti.
- Il blog di nicchia desidera lettori interessati a cui proporre un prodotto o dei banner pubblicitari.
La situazione ideale è quella di far combaciare l’intento dell’utente con lo scopo del sito.
Per cui, gli utenti che cercano informazioni su chi sei e dove sei (te o l’attività dietro il sito web) dovrebbero arrivare su pagine che forniscono queste risposte immediate:
- pagina chi siamo o profilo
- pagina dove siamo, sede / contatti
- home page
Gli utenti che cercano soluzioni e risposte a problemi o bisogni che già conoscono, dovrebbero trovare pagine che offrono questo tipo di richieste:
- pagine di servizi e consulenze (cosa fai nel concreto)
- categorie di prodotti negli e-commerce
- landing page che offrono un’immediata risposta
Infine ci sono utenti che hanno un minor grado di consapevolezza e che cercano informazioni per saperne di più, che scoprono di aver un bisogno o un problema.
In questo caso il sito dovrebbe avere dei contenuti di tipo informativo, in grado di fornire risposte adeguate (e convincere l’utente che il tuo sito web è una delle soluzioni possibili).
- Articoli di blog (che problemi risolvi, che bisogni e desideri soddisfi)
- Schede di prodotto molto dettagliate
- Video esplicativi e contenuti in grado di coinvolgere
In poche parole, l’alberatura del sito si lega all’utente a cui ti vuoi rivolgere, cioè quello interessato a te, che arriva sul tuo sito dalla ricerca (organica o a pagamento) come nella mappa mentale qui sotto:

Il vantaggio di una struttura simile è che ciascuna parte del sito fa parte del funnel che porta l’utente a concludere un’azione specifica, cioè l’obiettivo della conversione (acquisire un lead, ricevere una telefonata, ricevere una richiesta di appuntamento, un preventivo, oppure vendere un prodotto).
Dipende sempre da ciò che deve fare l’utente.
Intanto però, con questa alberatura, ti sei assicurato che l’utente compia un percorso informativo dentro il sito e non si trovi mai nella condizione di uscire da esso, senza essere arrivato alla call-to-action.
Un po’ di esempi per illustrare questo concetto:
Esempio 1: utente inconsapevole, ha un problema e vuole sapere come risolverlo, ma non sa nemmeno definire il problema. Lo descrive e quindi fa una ricerca basata sulla descrizione del problema.
Il tuo sito ha una serie di articoli che descrivono bene questo problema. L’utente entra e rimane soddisfatto delle risposte trovate.
A fine articolo gli proponi una soluzione, inviandolo a una landing page che illustra bene cosa deve fare per risolvere il problema.
Se non avessi avuto degli articoli del blog che descrivevano il problema e ti fossi limitato al sito vetrina, che dice solo quello che faccio, senza approfondire, avrei perso un cliente potenziale.
Esempio 2: utente consapevole, conosce la natura del problema e sa che la soluzione è un prodotto / servizio.
Quello che non sa è che esiste il tuo prodotto / servizio, tra tanti, che può fare al caso suo.
Ad esempio, in una ricerca locale oppure nell’ambito di un acquisto online. Tipico caso: utente ha bisogno di un’assistenza urgente e cerca uno specialista su Google.
Per far sapere all’utente l’esistenza del tuo prodotto / servizio devi avere pagine altamente precise che dicono che lo risolvi, e che lo PROVANO.
Questo concetto riguarda i due principi della topical authority e dell’E-E-A-T.
Quindi una bella pagina dedicata ai servizi o delle schede prodotto dettagliate.
Se queste sezioni non ci fossero, o se non fossero altamente informative e RASSICURANTI, perderei un potenziale cliente che è incline ad acquistare.
È inutile che l’utente capiti su una pagina che gli spiega nuovamente che problema ha, perché lo sa già.
Va mandato su una pagina che offre una soluzione, senza indugi (può essere la solita landing page; se noti bene le schede prodotto su Amazon hanno le caratteristiche di una landing page).
Esempio 3: l’utente sa già che prodotto / servizio vuole perché ne ha letto online, l’ha scoperto nelle ricerche precedenti durante una fase di discovery, oppure ne ha sentito parlare off line.
In questo caso cercherà direttamente il nome del sito, il nome del prodotto, il nome dell’azienda o del professionista. La ricerca è precisa: andrà su una pagina specifica come la home, la pagina contatti, oppure una categoria / scheda di prodotto relativa al marchio.
Per concludere:
Nell’impostare l’alberatura del sito adotta uno schema piramidale, e proponi all’utente una scala gerarchica di contenuti che si adatta al suo livello di consapevolezza.
In questo modo l’utente arriverà in una sezione che lo interessa e potrà sempre trovarsi all’interno di un percorso di conversione (funnel) e contattarti.